PELLICANO

Stato di conservazione

Il pellicano comune è un uccello che vive in Europa orientale, in Asia sud-occidentale e in Africa, a cui si attribuisce sin dal medioevo un importante significato allegorico. Dagli antichi greci il pellicano veniva chiamato Onocrotalo, perché il suo strano grido, krotos, era simile a quello di un asino (onos) – o perché assomiglia al suono di un sonaglio (sempre krotos) appeso al collo di un asino.

Il pellicano è divenuto il simbolo dell’abnegazione con cui si amano i figli. Per questa ragione l’iconografia cristiana ne ha fatto l’allegoria del supremo sacrificio di Cristo, salito sulla Croce e trafitto al costato da cui sgorgarono il sangue e l’acqua, fonte di vita per gli uomini. Il pellicano è una figura rappresentativa anche in altre culture, infatti i musulmani considerano lo stesso un uccello sacro poiché, come narra una loro leggenda, allorché i costruttori della Kaʿba dovettero interrompere i lavori per mancanza d’acqua, stormi di pellicani avrebbero trasportato nelle loro borse naturali l’acqua occorrente a consentire il completamento dell’importante costruzione sacra.

STROLAGA MAGGIORE

Stato di conservazione

È una delle specie alle quali si applica l’accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori eurasiatico-africani. Il servizio forestale degli Stati Uniti ha designato quest’uccello una specie a status speciale a causa delle minacce derivanti dalla perdita dell’habitat e da avvelenamento da metalli tossici nel suo habitat statunitense. La popolazione delle strolaghe è al momento stabile, ma non mancano le minacce all’orizzonte, tra cui figurano l’inquinamento e l’espansione degli insediamenti umani. È l’uccello simbolo dell’Ontario e appare in valuta canadese, inclusa la moneta da un dollaro “loonie” e una serie precedente di $ 20. Nel 1961, fu designato uccello statale del Minnesota e compare nel Minnesota State Quarter.

ALBATROS

Stato di conservazione

L’albatroalbatros è uno dei più grandi uccelli marini e fa parte della famiglia dei Diomedeidi: reso famoso da Baudelaire nella poesia “L’albatros”, è un grande solitario ed è noto per le sue enormi ali. L’immagine più comune di questo animale è senza dubbio quella in volo: infatti, questo uccello non ama la vita a terra e in mezzo alla folla, preferisce vivere in volo in zone molto ventose, preferibilmente tra isole nascoste disperse in mezzo agli oceani.

La caratteristica distintiva degli albatri è certamente la dimensione: infatti, un albatro può essere lungo fino a 1,20 m e può pesare fino a 12 kg. L’apertura alare di questi uccelli è notevole: l’ampiezza media è di circa 2 metri, con alcuni esemplari che possono raggiungere anche i 3,40 metri (come l’albatro urlatore, ovvero l’uccello con l’apertura alare più ampia al mondo). Le ali sono molto robuste e presentano estremità curve e affusolate, indispensabili per favorire il volo dell’albatro.

Elegante e imponente, questo uccello ha un manto di colore bianco che crea un contrasto curioso con il nero della coda e delle grandi ali. La testa è molto grande, mentre il becco è robusto e ha la forma simile a quella di un uncino, necessaria per facilitare l’attività di pesca. Molte volte, proprio a causa del suo aspetto fisico, l’Albatro viene confuso con il gabbiano: scopriremo che i due uccelli, pur essendo simili, hanno stili di vita completamente diversi.

Un’altra caratteristica che contraddistingue questo animale è la longevità. Infatti, di norma questo uccello può vivere tra i 30 e i 40 anni, ma esistono delle eccezioni: alcuni arrivano solo ai 20 anni, mentre altri possono raggiungere anche il mezzo secolo.