LUI’ PICCOLO

Stato di conservazione

Il suo canto, che consiste in due note chiare e allegre, ripetute con insistenza in ordine irregolare (ciff, ciff, ciaff, ciff, ciaff …), ha ispirato il suo nome tedesco di “Zilpzalp” e quello inglese di ”Chiffchaff” ed è udibile da noi già dai primi bei giorni di marzo. Regolarmente alcuni individui tentano di svernare da noi, soprattutto nelle vicinanze di specchi e corsi d’acqua. Nella scelta del territorio il Luì piccolo è poco esigente e abita quasi ogni tipo di bosco fino al suo limite superiore. E’ uno dei nostri uccelli nidificanti più diffusi. Il nido sferico viene costruito solo dalla femmina, che a questo scopo necessita di almeno 1’200 voli per il trasporto del materiale.

LUI’ VERDE

Stato di conservazione

Questo uccello era relativamente diffuso in Sardegna prima che venissero bonificate le paludi ivi presenti, dove era definito con il nome locale di boi forraiu (letteralmente bue fornaio) a causa del richiamo cupo e cavernoso. Proprio per via della voce terrificante, interpretata come la voce dei morti dall’oltretomba, questo animale era temuto e considerato foriero di sventure. Il tarabuso è uno degli uccelli capace di fare il booming, ovvero una vocalizzazione a bocca chiusa generata dal flusso d’aria che passa per i sacchi aeriferi. Si tratta di una specie molto schiva e mimetica, difficilissimo da individuare all’interno del canneto anche perché solitamente si muove molto lentamente. Quando è in caccia è più facile notarlo (nonostante tenti di mimetizzarsi cCon il suo sonoro canto e il volo nuziale eseguito tra le chiome degli alberi, il Luì verde anima i nostri boschi di latifoglie ricchi di faggi, al cui fogliame verde chiaro il suo vivace piumaggio gialloverde si accorda perfettamente. Il nido, un’artistica costruzione a forma di palla, viene costruito sul terreno, è tuttavia importante che la sua entrata sia visibile da un ramo basso. Questo posatoio rappresenta lo scalino più basso di una serie di rami che, come una scala, portano nelle vicinanze del nido. Questi ultimi vengono utilizzati sempre nello stesso modo quando gli uccelli raggiungono o abbandonano il luogo di nidificazione.

LUI’ BIANCO

Stato di conservazione

Delle quattro specie di luì che nidificano da noi, il Luì bianco è quello con l’areale di diffusione più meridionale; l’Italia si trova infatti praticamente al limite settentrionale della sua area di nidificazione. Abita di preferenza versanti esposti a sud e crinali di montagne con bosco rado o disseminati di cespugli. Né il vento, né l’ardente sole di mezzogiorno sembrano scoraggiare questo uccello che, instancabile, emette il suo canto breve e ronzante. Dal piumaggio dimesso, il Luì bianco è difficile da osservare poiché per lo più ama trattenersi nelle corone degli alberi.